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“Campi al Mare Alti – 167 Ovest” vince il 47° Carnevale – “Senzuno” e “Casserello” primi ex aequo nelle mascherate a terra

3 Mar , 2014   Video

“La legge è uguale per tutti ?” la monumentale allegoria del Rione “Campi al Mare Alti – 167 Ovest” di Genesio Sassara (presidente), David Salvadori, Alearco Canalini, Vincenzo Cantarella, Fabrizio Baldi, Carmine Cozzolino, Paride Sanna e tanti altri, ha vinto e impreziosito la bella e riuscita 47^ edizione del carnevale follonichese. Nell’altro importante concorso ” migliore mascherata a terra”, i rioni “Senzuno” e “Cassarello” sono stati classificati primi ex – aequo.

Questi gli attesi verdetti emanati, domenica 2 marzo, dall’apposita giuria (cinque esperti arrivati da Firenze, Cecina, Donoratico, Orbetello). che ha soddisfatto un po’ tutti: addetti ai lavori, organizzazione, numerosi spettatori che hanno incorniciato le tre belle domeniche di festa vera all’aria aperta, sul circuito a mare sgombro di auto e motori.

Le 35mila persone circa che hanno assistito alle tre sfilate, hanno mostrato di gradire, inoltre, tutte le altre “macchine carnevalesche” viste in passerella, di là della decisione della giuria, per la quale al secondo posto c’è la Chiesa e poi a seguire Senzuno, Cassarello, Centro, Capannino, Zona Nuova, Pratoranieri.

Commenti positivi, infatti, sono stati espressi per “la migliorata qualità, l’imponenza, l’originalità e la varietà dei temi proposti” dagli otto rioni. Apprezzamenti a non finire per tutti “gli artigiani della cartapesta e della saldatura”, le preziose sarte e ricamatrici rionali, acconciatori, parrucchieri, truccatori, scenografi, scuole musiche e di ballo, bambini e neonati con i costumi in tema con il proprio carro.

Le mascherate a terra del Senzuno

Le mascherate a terra del Senzuno

Soddisfatto il Comitato Centrale per quello che passerà alle cronache come “il Carnevale dei Record” nato e “protetto” dal Re delle maschere follonichesi quel “Gigi del Golfo”, personaggio della tradizione e del folclore nostrano, veramente esistito sulla scena cittadina e non inventato come altri simboli del settore.
Un personaggio reale diventato mito paesano, per “il suo spirito, la filosofia carnevalesca, gli episodi e gli aneddoti, a dir poco inverosimili, che lo hanno visto al centro di situazioni che avrebbero fatto la gioia di Steinbeck, Fellini e Gabriel Garcia Marquez messi insieme”.

Un “Gigi del Golfo” (interpretato da Pino Vincenti), che è rinato dalla fantasia e dalla creatività dei residenti. Quella fantasia, creatività ed operosità mostrata dai protagonisti dei Rioni che non hanno bisogno di comprare i carri allegorici da altri, ma dimostrano di saperli ideare e costruire con le proprie mani. E molto bene.

Re Carnevale prima del rogo finale

Re Carnevale prima del rogo finale

Rogo del mascherone

Rogo del mascherone

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